lunedì 31 ottobre 2022

Tratta di esseri umani “Menschenhandel” – 2021 e 2020 - Austria – Svizzera – RFT rapporto 31 Ottobre 2022


https://www.filodiritto.com/tratta-di-esseri-umani

Circa 7.000 persone sono – ogni anno in Europa – vittime di “Menschenhandel” (tratta di esseri umani). Secondo stime effettuate da organizzazioni internazionali, vittime di questo abominevole traffico, sono, annualmente nel mondo, circa 30.000.000 di persone, prevalentemente donne e minori; i componenti, economicamente e anche psicologicamente, più deboli della società.

Il “Menschenhandel” è uno dei crimini più gravi contro diritti fondamentali delle persone e contro la dignità delle stesse.

La tratta di esseri umani, è caratterizzata dal fatto, che avviene di nascosto, è un fenomeno non visibile, di cui quasi non ci si rende conto, anche perchè, non  di rado, “celato” sotto attività apparentemente lecite.

Vittime di questi loschi traffici sono spesso migranti, facile “preda” di individui senza scrupoli; migranti, senza un soldo nello Stato, in cui sono stati “trasportati”, non a conoscenza neppure della lingua ivi parlata, “dort gestrandet”, a seguito, anche, di inganno. Vengono a trovarsi soli in un ambiente sconosciuto e, non di rado ostile, succubi di criminali, che vietano ai loro “protetti” di rivolgersi alle autorità (o a istituzioni, pubbliche o private), che potrebbero fornire aiuto, anche non soltanto dal punto di vista economico.

Succede spesso, che gli “Schlepper” (passatori) s’impossessano dei documenti dei loro “clienti”, una volta che sono giunti a destinazione, al fine di aumentare, ancora di più, la “dipendenza” di queste persone, non di rado, sprovvedute e intimidite.

Quanto “rende” il “Menschenhandel” l’anno in Europa? Interpol ha stimato il “profitto” in 29,400.000.000 Euro complessive.


venerdì 28 ottobre 2022

"Sono in astinenza, mi sono venduto la fede"*. Voci dall'inferno Zen. a Palermo





 

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/10/27/news/sono_in_astinenza_mi_sono_venduto_la_fede_voci_dallinferno_zen-371888495/



Le storie che emergono dall'ultima indagine della squadra mobile: disperazione, minacce degli spacciatori di eroina, degrado del quartiere


Le voci dei tossicodipendenti che arrivano da tutta la città diventano presto un unico urlo soffocato. "La metà te la do adesso, l'altra domani", dice uno al telefono. "Un caffè", sussurra un altro. È una dose di eroina. "Adesso non ce l'ho dieci euro - supplica un altro ancora - ti prego non ce la faccio". Sembrano voci della Palermo anni Settanta, quando l'eroina invadeva le strade della città. Oggi, è solo un pezzo del mercato della droga. I pusher offrono anche cocaina, hashish e crack, come fosse un grande magazzino: "Ti faccio pure lo sconto, 25 euro se prendi più dosi". "Il caffè", lo chiamano al telefono. Pensando di depistare i poliziotti. Ma nessuno piangerebbe per un caffè, fino a disperarsi. Nella "terra di mezzo", qualche tossicodipendente si è reinventato spacciatore. Ma è finito in guai ancora più grossi, e in debiti più spericolati.

"Oggi, ti chiudo il conto", intima lo spacciatore. Una minaccia vera, non c'è bisogno di aggiungere altro. Nella "terra di mezzo" dello Zen girano tante pistole. E per niente si spara. Come se niente possa cambiare.




*la fede in  contesto palermitano è l'anello nuziale 

lunedì 17 ottobre 2022

Nuovo massimo storico di poveri assoluti in Italia, il reddito di cittadinanza ne raggiunge meno della metà

Povertà Italia - Foto e Immagini Stock - iStock



Nuovo massimo storico di poveri assoluti in Italia, il reddito di cittadinanza ne raggiunge meno della metà

Rapporto Caritas: due milioni di famiglie in povertà assoluta in Italia nel 2021, cresce la disuguaglianza sociale, nonostante gli aiuti siano aumentati del 7% durante l'anno scorso


La disuguaglianza sociale cresce. In Italia, ultima tra i Paesi europei più industriali per mobilità sociale, l'ascensore non funziona, si muove di più solo per chi proviene da famiglie di classe media e superiore. Per chi proviene da un contesto familiare di fragilità il rischio è di rimanere attaccati al pavimento appiccicoso - lo "sticky grounds", come lo definiscono gli autori dello studio - della vulnerabilità economica.


Il Reddito di Cittadinanza, introdotto tre anni fa in Italia, avverte la Caritas, "esclude una quota consistente di poveri assoluti", coloro che non riescono ad assicurarsi beni e servizi essenziali, e va a coprire anche i poveri "relativi". Li esclude, è spiegato, per i criteri di legge, a partire dalle soglie di reddito e patrimonio, ai 10 anni di residenza in Italia chiesti agli stranieri. Gli importi poi sono "unici in tutto il Paese, mentre le soglie di povertà usate dall'Istat per stimare il numero dei poveri sono maggiori al Nord, riflettendo il maggiore livello medio dei prezzi". I vincoli amministrativi e di gestione "sono troppi" e "impediscono alla seconda gamba del reddito, quella dell'assistenza sociale, di compiersi adeguatamente". Sarebbe quindi "opportuno assicurarsi che fossero raggiunti tutti coloro che versano nelle condizioni peggiori, partendo dai poveri assoluti". I poveri "relativi", a rischio di indigenza ed esclusione sociale, potrebbero essere supportati da "molte altre politiche di welfare pubblico, più adatte", si legge nel report, e che riguardano soprattutto l'occupazione e un reddito dignitoso. Accanto alla componente economica dell'aiuto, dice Caritas, "vanno garantiti adeguati processi di inclusione sociale. Ma al momento una serie di vincoli amministrativi e di gestione ostacolano tale aspetto"


https://www.huffingtonpost.it/economia/2022/10/17/news/in_italia_piu_di_5_milioni_di_persone_in_poverta_assoluta_e_lrdc_ne_ha_raggiunte_solo_la_meta-10424545/?ref=HHTP-BH-I10424153-P5-S1-T1


sabato 8 ottobre 2022

Auto in sosta selvaggia bloccano l’ambulanza, muore donna: “Anche questo è omicidio stradale”




Per colpa di queste macchine in sosta selvaggia stamattina una donna è morta”. Così ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ denuncia l’assurda vicenda che ha impedito i soccorsi dei sanitari che avrebbero potuto salvare la vita a un’80enne

A raccontare la vicenda l’organizzazione napoletana a difesa dei professionisti del settore sanitario che segnala spesso aggressione ai danni dei medici. “Che venga considerato anche questo omicidio stradale!”, scrivono sulla pagina.


Il fatto, si legge nel post, è accaduto a Napoli, in salita Pontecorvo. Sul social, viene postata una foto che ritrae un’ambulanza bloccata da alcune macchine in sosta. “Le macchine sono state spostate a mano dai soccorritori – si spiega – l’equipaggio arriva in ritardo sul target, inutili le manovre di rianimazione cardio-polmonare”.

https://www.ilriformista.it/auto-in-sosta-selvaggia-bloccano-lambulanza-muore-donna-anche-questo-e-omicidio-stradale-323024/