martedì 21 dicembre 2021

Haiti, il grido di aiuto dei bambini di suor Marcella




Ci sono tanti volontari e tante famiglie italiane che vivono da mesi nella preoccupazione di quello che potrebbe accadere a circa 150 bambini haitiani che si trovano oggi a Warf Jeremie, quartiere discarica di Port-au-Prince, capitale dello Stato di Haiti, in balia di bande armate e di un caos politico che va avanti da tempo.


Una storia che inizia dall’Italia, nel 2018, e ha una protagonista coraggiosa: suor Marcella Catozza, che con la Fondazione Via Lattea ha aperto a Cannara un centro dove ospitare 19 di quei bambini provenienti da Haiti. Qui, grazie ai volontari e a persone provenienti da varie parti di Italia, i piccoli hanno conosciuto le cure, l’amore, la gioia di vivere e sono potuti andare a scuola.


Un sogno che si è spezzato nel 2021 perché Haiti e Italia non hanno ben dialogato sui documenti di questi bambini e la burocrazia fatta di giudici, avvocati e tutori ha costretto suor Marcella e i piccoli a rientrare frettolosamente nel paese da dove venivano, uno dei più poveri del mondo con una situazione istituzionale caotica.Un rientro determinato anche dalla necessità di tutelare gli altri minori ospiti ad Haiti di una bellissima struttura di accoglienza creata sempre da suor Marcella e dalla Fondazione Via Lattea. Altri bambini che non è stato possibile portare in Italia.


C’è stato nei mesi scorsi anche un interessamento del nostro Ministero degli Esteri e ci si augura che la situazione possa sbloccarsi. Intanto però ad Haiti i piccoli e chi si prende cura di loro vivono barricati e nel terrore. Un’ansia che si legge negli occhi dei volontari italiani che non vedono l’ora di tornare ad abbracciarli e che invece, contrariamente a quel che speravamo, non potranno certamente farlo durante queste festività natalizie.


https://www.huffingtonpost.it/entry/haiti-il-grido-di-aiuto-dei-bambini-di-suor-marcella_it_61c1e7bde4b0bb04a629e251?utm_hp_ref=it-homepage

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