mercoledì 5 novembre 2025

Octav Stroici, morto nella Torre dei Conti a 66 anni: vittima del lavoro e dello sfruttamento, un “omicidio bianco”



Octav Stroici, morto nella Torre dei Conti a 66 anni: vittima del lavoro e dello sfruttamento, un “omicidio bianco”

La ristrutturazione della Torre dei Conti non è un affare privato, riguarda lo Stato. La Torre è un bene nazionale. Possibile che non fossero state studiate le possibilità di un crollo?


Elon Musk ha ottenuto recentemente un aumento di stipendio di 58 miliardi di dollari. Un bonus. A lui non basta. Chiede di avere un premio di produzione più alto: di mille miliardi. Non so cosa voglia dire mille miliardi. Credo che più o meno sia come quando un bambino ti dice “di qui alla luna”. Non conosco lo stipendio che percepiva Octav. Temo che non fosse superiore, o che superasse di poco, i 2000 euro al mese. Un migliaio li spendeva per pagare l’affitto di un appartamento a Monterotondo, circa a un’ora da Roma se il treno è in orario. Alla moglie resterà, spero, la reversibilità, che sarà si e no di mille euro.


Octav era un immigrato. Era rumeno. Veniva da una cittadina che si chiama Suceava che sorge quasi al confine con la Moldavia. Di lui sappiamo pochissimo, non era famoso, non era ricco, non era italiano. Giusto qualche informazione magra magra che si ottiene consultando facebook. Però conosciamo l’età, sessantasei anni. In mezza Europa a quell’età un operaio è in pensione. Da noi no. E conosciamo il suo lavoro. Operaio specializzato in ristrutturazione di edifici antichi. Un mestiere serio, complicato. Che richiede doti, esperienza, zelo, addestramento. E poi chiede un’altra qualità: il coraggio. Octav Stroici aveva anche quella qualità.


Sapeva di rischiare. E ha rischiato molto lavorando, non sappiamo con quali garanzie di sicurezza, all’interno della Torre dei Conti, a Roma, due passi dal Colosseo. Una Costruzione che risale al medioevo, al 1100, e che aveva bisogno di essere ristrutturata perché era logora, e si sapeva. E si sapeva anche che forse era stata negli ultimi tempi ulteriormente lesionata dagli scavi per la nuova metropolitana, il tratto dal Colosseo a piazza Venezia, che passa proprio sotto la torre. Dunque si sapeva anche che la possibilità di un crollo era una possibilità concreta. La ristrutturazione della Torre dei Conti non è un affare privato, riguarda lo Stato. La Torre è un bene nazionale. Possibile che non fossero state studiate le possibilità di un crollo? Prevedere un terremoto è difficile, sapere quanto è stabile un edificio, dal progetto molto ardito, di quasi un millennio fa, dovrebbe essere possibile.


Vedrà la magistratura le colpe. Noi vediamo quello che possiamo vedere: Octav è un’altra vittima del lavoro. Dello sfruttamento e del lavoro. È morto dopo 11 ore di agonia, in diretta, davanti a tutta Italia che guardava e parlava e faceva il tifo per lui. Una tragedia che in qualche cosa addirittura ricorda la tragedia di Vermicino, la morte in diretta, in un pozzo, di un bambino di cinque anni. Quarantacinque anni fa. Credo che centinaia di migliaia di persone si siano commosse. Octav diventa un po’ il simbolo di quelli che una volta si chiamavano “omicidi bianchi”. L’“omicidio bianco” non è un incidente sul lavoro. È una componente dello sfruttamento del lavoro. Non è una componente straordinaria. In Italia, mediamente, ci sono due o trecento omicidi classificati come tali. E poi ci sono mille omicidi “speciali”: morti sul lavoro. Lo Stato che fa? Si indigna, talvolta per qualche ora talvolta per qualche giorno. E poi dice: succede. Faccio solo una domanda: ma è normale un mondo dove vivono Elon Musk e Octav Storici? A me pare un mondo abbastanza schifoso. E folle. (Piero Sansonetti)


https://www.unita.it/2025/11/05/octav-stroici-morto-nella-torre-dei-conti-a-66-anni-vittima-del-lavoro-e-dello-sfruttamento-un-omicidio-bianco/


https://www.lacnews24.it/italia-mondo/octav-lultimo-respiro-tra-le-pietre-di-roma-la-vita-spezzata-delloperaio-che-sognava-un-futuro-in-italia-p5v385hi


La fine di Octav è uno scandalo, ma a preoccupare il governo  è solo il danno di immagine

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