mercoledì 2 novembre 2022

quanti ogni anno muoiono soli?--A Venezia Don Pistolato






Copio  qualche periodo dall'articolo "SOLI DA MORIRE" di Antonio Cavaciuti      https://www.glistatigenerali.com/famiglia_sanita/soli-da-morire/

 


Vivono in mezzo a noi come fantasmi. Muoiono soli come appestati. In Giappone li chiamano kodokushi: “morte solitaria”. In Italia questo fenomeno – che si ripete ormai regolarmente da decenni – non ha nome. Nessuno si è mai neppure preso la briga di contare i loro corpi: non i ministeri, neppure l’Istat. Ignorati in vita, nessuno li calcola neanche da morti.

 Provo a mandare una mail al ministero della Salute. Ma niente da fare: l’ufficio stampa mi dice di rivolgermi all’Istituto superiore di sanità che però mi dice di sentire magari l’Istat che mi suggerisce di chiamare il Ministero della Giustizia che mi risponde che, «buongiorno» però «con riferimento a quanto richiesto si comunica che il Ministero non è in possesso del dato. Cordialmente»

(A Venezia) Don Pistolato ha deciso di muoversi: ha creato una squadra antisolitudine. «Con il gruppo di carità parrocchiale cerchiamo di sensibilizzare la gente». Cioè? «A conoscere i vicini e se ci sono delle persone che vivono sole, ad avere uno sguardo attento nei loro confronti. Qualcosa si faceva anche in passato, ora di più. Purtroppo c’è la malattia della indifferenza, che per molti è una specie di meccanismo di difesa: meno so, meglio sto. Ma posso dire una cosa?». Prego. «Questo è un fenomeno silente, rimasto sempre sott’acqua – mi spiega Don Pistolato -, ma non è nuovo. E’ una lunga storia. Io ricordo già 40 anni fa, a Trieste, che avevano trovato 8 persone morte sole, a casa. Otto in un solo giorno…».


Lui annuisce: «Proprio io l’anno scorso ho celebrato uno dei funerali di questi morti in casa e l’ho detto: queste persone, per voi, erano purtroppo già morte ancora prima che i loro corpi fossero scoperti: non erano morte fisicamente, ma nella memoria, nella vostra mente sì, non c’erano già più, non li vedevate già più». Come trasparenti, appunto.

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