lunedì 19 settembre 2022

Così i migranti gettano in mare i loro morti, tra lacrime e preghiere .Il video denuncia: ecco cosa succede nel Mediterraneo

Un fotogramma del drammatico video


 un fotogramma del video. 

Non si sa se quei corpi siano stati gettati in mare solo per il loro stato di decomposizione o se invece sia stato un ordine dello scafista turco fermato lo stesso giorno dello sbarco a Pozzallo. La ricostruzione dell’ultima tragedia nel Mediterraneo è ora affidata ai magistrati della Procura di Ragusa, che nei prossimi giorni continueranno ad ascoltare le testimonianze dei superstiti, 20 uomini, quattro donne e due minori che si trovano all’interno dell’hotspot adiacente al porto siciliano

CATANIA — Corpi gettati in mare davanti agli occhi dei propri familiari, urla e preghiere di rassegnazione. Nelle immagini c’è l’orrore dell’ultima tragedia nel Mediterraneo centrale, rimasta scolpita nel volto dei 26 naufraghi sbarcati al porto di Pozzallo, lunedì scorso. A postare il video, rimosso dopo poche ore, è stata l’attivista per i diritti umani Nawal Soufi, punto di riferimento per la comunità siriana nel mondo, da anni impegnata a dare voce ai profughi che cercano di raggiungere la salvezza in Europa. In quelle immagini c’è il momento più doloroso di un lungo viaggio durato 14 giorni, da quando il 29 agosto l’imbarcazione con 34 migranti siriani era partita dal porto di Antalya in Turchia. In assenza di soccorsi, sei delle persone a bordo sono morte di sete, : due erano bambini di uno e due anni, un ragazzino di 12 e tre donne.


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/09/19/news/migranti_morti_di_sete_mediterraneo_tragedia_continua-366257757/


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