giovedì 22 settembre 2022

16/9/2022 Roberto Vitale, un detenuto di ventinove anni condannato per rapina, morto suicida


Scusate il disturbo
Massimo Gramellini | 17 settembre 2022

Il destino di chi marcisce in carcere, si sa, interessa solo ai soliti pochi. Quindi solo ai soliti pochi interesserà sapere che Roberto Vitale, un detenuto di ventinove anni condannato per rapina, è morto ieri in un ospedale di Palermo senza avere mai ripreso conoscenza, dopo che nei giorni scorsi aveva tentato di togliersi la vita appendendosi con un lenzuolo alle sbarre della sua cella. Roberto Vitale aveva un padre ex poliziotto che, nelle ore in cui il figlio entrava in coma, ha scritto una lettera dilaniata e dilaniante all’associazione Antigone. Racconta di come Roberto fosse distrutto per la mancanza di sostegno medico e per il caldo torrido, a cui non avevano potuto ovviare le scarse bottigliette d’acqua che era riuscito a procurarsi con il denaro passatogli dalla famiglia, pagandole a peso d’oro. E di come fossero stati gli altri detenuti, anziché le guardie, a soccorrerlo al momento del tentato suicidio. Un padre disperato non si giudica, si ascolta e basta, ma chissà se adesso qualcun altro, oltre ai soliti pochi, comincerà a trovare sconvolgente che dall’inizio dell’anno, nelle carceri italiane, di persone come il figlio del signor Vitale ne siano già morte più di sessanta. Che, in barba all’articolo 27 della Costituzione, le pene non tendano alla rieducazione, ma alla rimozione del reo. E che la pena di morte non sia ammessa, ci mancherebbe, ma troppi vengano posti nelle condizioni di autoinfliggersela.


Suicidi. Persone, vite, storie. Non solo numeri
Dossier sui suicidi in carcere nel 2022

mercoledì 21 settembre 2022

"Non ho soldi per mangiare". Il racconto dell'orrore delle ragazzine prostitute di Partinico(prov. Palermo )



Una giovane costretta dalla madre e dalla sorella, pure loro si vendevano. Le intercettazioni choc dell'inchiesta dei carabinieri


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/09/21/news/non_ho_soldi_per_mangiare_il_racconto_dellorrore_delle_ragazzine_prostitute_di_partinico-366509644/



"Pur pagando casa e tanto altro questa cosa mi è rimasta allo stomaco", diceva l'uomo. Alla sua amante aveva chiesto di far prostituire la figlia quindicenne, ma la ragazzina non voleva saperne. E la madre si rammaricava: "Che posso farci, purtroppo lei è egoista, pensa solo a se stessa". Inizia così il racconto dell'orrore, l'atto d'accusa della procura con le intercettazioni dei carabinieri, che ha fatto scattare il carcere per la madre terribile di Partinico. L'accusa è pesante: induzione alla prostituzione minorile, reato punito con la reclusione da 6 a 12 anni. Carcere anche per la sorella della quindicenne, da poco diventata maggiorenne. Domiciliari per due clienti. Una storia di degrado che si è consumata nel cuore di Partinico, attorno ad una famiglia indigente. 

lunedì 19 settembre 2022

Così i migranti gettano in mare i loro morti, tra lacrime e preghiere .Il video denuncia: ecco cosa succede nel Mediterraneo

Un fotogramma del drammatico video


 un fotogramma del video. 

Non si sa se quei corpi siano stati gettati in mare solo per il loro stato di decomposizione o se invece sia stato un ordine dello scafista turco fermato lo stesso giorno dello sbarco a Pozzallo. La ricostruzione dell’ultima tragedia nel Mediterraneo è ora affidata ai magistrati della Procura di Ragusa, che nei prossimi giorni continueranno ad ascoltare le testimonianze dei superstiti, 20 uomini, quattro donne e due minori che si trovano all’interno dell’hotspot adiacente al porto siciliano

CATANIA — Corpi gettati in mare davanti agli occhi dei propri familiari, urla e preghiere di rassegnazione. Nelle immagini c’è l’orrore dell’ultima tragedia nel Mediterraneo centrale, rimasta scolpita nel volto dei 26 naufraghi sbarcati al porto di Pozzallo, lunedì scorso. A postare il video, rimosso dopo poche ore, è stata l’attivista per i diritti umani Nawal Soufi, punto di riferimento per la comunità siriana nel mondo, da anni impegnata a dare voce ai profughi che cercano di raggiungere la salvezza in Europa. In quelle immagini c’è il momento più doloroso di un lungo viaggio durato 14 giorni, da quando il 29 agosto l’imbarcazione con 34 migranti siriani era partita dal porto di Antalya in Turchia. In assenza di soccorsi, sei delle persone a bordo sono morte di sete, : due erano bambini di uno e due anni, un ragazzino di 12 e tre donne.


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/09/19/news/migranti_morti_di_sete_mediterraneo_tragedia_continua-366257757/


venerdì 16 settembre 2022

Venezia, ragazzo di 18 anni muore sul lavoro: era in stage scolastico

È successo all'interno di un'azienda di San Donà di Piave, durante un progetto di alternanza scuola-lavoro


Un ragazzo di 18 anni è morto questo pomeriggio in un incidente all'interno di un'azienda a Noventa di Piave (Venezia), specializzata nella lavorazione del metallo. Era uno studente di un istituto tecnico di Portogruaro e stava svolgendo uno stage in azienda per acquisire crediti.

Il ragazzo sarebbe stato colpito da una lastra di metallo caduta dai cavalletti ai quali era appoggiata. La tragedia è avvenuta alla BC Service. I soccorsi del Suem sono stati immediati, ma le importanti lesioni subite agli arti inferiori non hanno lasciato scampo al ragazzo.


https://www.repubblica.it/cronaca/2022/09/16/news/venezia_incidente_sul_lavoro_18enne_muore_schiacciato_da_una_lastra_di_metallo-366005745/?ref=RHTP-BH-I366010260-P1-S1-T1

domenica 11 settembre 2022

Emergenza povertà: tremila famiglie a Palermo si affidano alla Caritas



I TIROCINI CARITAS IN CONVENZIONE CON ERSU PALERMO ...

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/09/09/news/emergenza_poverta_tremila_famiglie_a_palermo_si_affidano_alla_caritas-364866358/

Negli ultimi quattro mesi le richieste d’aiuto sono più che raddoppiate. In città sono 400 i senza fissa dimora e nei dormitori non ci sono posti


Bussano alle porte della Caritas, delle associazioni di quartiere e della missione di Biagio Conte. E sono sempre di più. Persone che non riescono a pagare le bollette della luce, la rata dell'affitto o del mutuo. Che non possono neppure fare la spesa o acquistare i libri dei figli in vista dell'anno scolastico. Negli ultimi quattro mesi le richieste di aiuto sono più che raddoppiate. Soltanto alla Caritas erano meno di un migliaio all'inizio anno, adesso sfiorano quota tremila tra famiglie e singoli utenti. A chiedere aiuto è soprattutto chi rischia di perdere la casa o è finita in strada dopo uno sfratto. In città sono circa 200 i senza fissa dimora e altrettanti quelli che gravitano nei dormitori comunali dove non ci sono più posti disponibil

venerdì 9 settembre 2022

I diritti del bambino con malattia inguaribile e le gravi carenze del nostro sistema sanitario (di M. De Curtis, J. Meldolesi)



L'esigenza di cure palliative in età pediatrica. In Italia si stima che ci siano circa 30.000 minori in questa condizione di fragilità e per la complessità delle loro patologie richiedono cure specifiche multispecialistiche


"Anche i bambini con malattia inguaribile hanno il diritto di essere curati nel modo migliore possibile e le loro famiglie vanno sostenute in tutti i modi in questo difficile momento della loro esistenza. È auspicabile una maggiore attenzione da parte della società e soprattutto dei decisori politici per ottenere un miglioramento delle cure per tanti bambini e per le loro famiglie."