domenica 19 settembre 2021

In Sicilia. Inizia la scuola ma non per tutti: così la burocrazia ha lasciato a casa gli alunni disabili

Legge 104: spetta ai dislessici? E altre risposte ai tuoi dubbi – Genitori  e DSA



Oggi inizia la scuola ma non per tutti gli studenti disabili siciliani. I servizi integrativi aggiuntivi e migliorativi di assistenza igienico personale e di cura specializzata non sono partiti o, se è successo, è stato per pochissimi, nonostante l'approvazione nella finanziaria regionale dell'articolo 41 e lo stanziamento delle risorse per le superiori. A complicare tutto c'è la richiesta alle famiglie di presentare una certificazione delle Uvm, organismi inesistenti, per ottenere i servizi.

Un altro grave problema di cui si è discusso è stato quello delle certificazioni Uvm (Unità di valutazioni multidisciplinari) richieste per ottenere i servizi. Le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi le pretendono essendo un requisito inserito nella circolare operativa che l'assessorato regionale ha allegato all'applicazione dell'articolo 41. Tali organismi, però, non sono stati costituiti, a causa della mancanza del decreto attuativo interministeriale che deve essere adottato dal ministero della Salute. 


Centinaia di allievi, quindi, non avranno l'assistenza igienico personale.

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/09/16/news/inizia_la_scuola_ma_non_per_tutti_cosi_la_burocrazia_ha_lasciato_a_casa_gli_alunni_disabili-318098073/



venerdì 10 settembre 2021

Partorisce sola a Rebibbia: l'infinito scandalo delle mamme in carcere




Ci sono ancora 26 bambini detenuti con le madri: è il fallimento dello Stato





nella capitale d’Italia del 2021: una detenuta ventenne ha partorito in una cella ordinaria del reparto femminile di Rebibbia, alla scadenza naturale del termine, di notte, senza assistenza ostetrica né medica né infermieristica, aiutata solo dalla compagna di cella a sua volta al quinto mese di gravidanza.

Roma, donna partorisce in carcere da sola e senza un medico. I giudici erano in ferie. Il garante: "Episodio gravissimo"



Il 14 agosto il garante per i detenuti aveva scritto in tribunale, ma non ha mai risposto nessuno. Così la figlia di una giovane rom è nata dietro le sbarre

. Come racconta un operatore carcerario: “Il momento più straziante è quando compiono tre anni. Dopo la festa, le candeline, i palloncini, l’abbraccio della mamma, arriva qualcuno e li consegna al padre o al nonno o alla casa famiglia. Così pensano che diventare grandi significa essere infelici, e quella sì che è una condanna a vita”.