venerdì 30 aprile 2021

Palermo, al cimitero dei Rotoli le lapidi scomparse sotto cumuli di erbacce






Quando anche il diritto di pregare sulla tomba dei propri cari viene negato, il dolore legato al lutto raddoppia. Ne sa qualcosa Monica Mannalà, che al cimitero dei Rotoli ormai da tempo non riesce più a recarsi sulle sepolture dove riposano la sua mamma e la nonna.


La sezione 479 che ospita le tombe, a ridosso del costone roccioso di Monte Pellegrino, non è più visibile a causa del mancato diserbo delle sterpaglia. Erbacce talmente alte che oscurano totalmente le lapidi rendendo impossibile l'accesso a chiunque. "È uno scempio - si sfoga Monica Mannalà - ci vietano persino di visitare le tombe dei nostri cari. Non so più a chi rivolgermi.". 


Gli ultimi scatti fotografici risalgono a diversi mesi fa. "Adesso la situazione sarà senz'altro peggiorata, soprattutto con le recenti piogge". A metà marzo il Comune di Palermo, su indicazione della Protezione civile che pochi giorni prima aveva effettuato un sopralluogo al cimitero dei Rotoli, nell'area sotto Monte Pellegrino, ha transennato l'intera zona per un nuovo rischio crolli. 


E così, rispolverando l'ordinanza sindacale "numero 126" del 26 giugno 2008 siglata dell'allora sindaco Diego Cammarata, l'amministrazione comunale ha dichiarato inagibile ai visitatori una vasta porzione di terreno che ospita centinaia di sepolture, tra cui cappelle gentilizie. Transenne e avvisi impediscono a chiunque l'accesso, tranne ai seppellitori. Ma la sezione 479 non rientra fra quelle "off limits", dunque se la manutenzione al verde fosse garantita, qualche famiglia potrebbe non vedersi negato il diritto alla preghiera, al donare un fiore. Sarebbe una piccola carezza sul cuore.


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/04/30/foto/palermo_al_cimitero_dei_rotoli_le_lapidi_scomparse_sotto_cumuli_di_erbacce-298833965/1/

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