lunedì 19 agosto 2024

A Sassari Noemi 12 mesi in carcere - L''urlo e il canto ( di Rabbia silenziosa) di mio fratello Claudio Lupo Tabacco e di Samira Sharfeddin

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e bambino




Rabbia silenziosa
Sono di nuovo a parlare di carcere, perché il carcere è la perfetta rappresentazione del naufragio della farsa democratica italiana. SASSARI. "Noemi è una bimba di 12 mesi rinchiusa nel carcere di Bancali. Nessun bambino dovrebbe varcare la soglia di un carcere". Così Irene Testa, garante dei detenuti in Sardegna, sulla situazione di una mamma detenuta con la sua piccola di appena un anno, nata prematura. "Ha un piccolo soffio al cuore ma a Bancali non è presente un pediatra", denuncia Testa. "Perché tenere una bambina in un carcere non attrezzato per lei?", continua la garante sarda, che nel giorno di Ferragosto ha fatto visita alla donna detenuta con la figlia nella struttura penitenziaria sassarese.
"Vedere quella bimba che mi veniva incontro col girello, contenta che qualcuno si avvicinasse, è qualcosa che non si può tollerare", ha raccontato in un'intervista.
E poi scrive sui social: "In Sardegna esiste un Icam (istituto a custodia attenuata) a Senorbì, inaugurato nel 2014 ma mai entrato in funzione. Si colga l'occasione per mettere in funzione la struttura". (Grazie a Padre Giovanni Festa). Su quella bimba, su Noemi, di appena dodici mesi lo Stato, la Repubblica cioè noi tutti, esercita una violenza estrema ed inqualificabile, violando il principio della responsabilità penale personale. Noemi sconta in solido con la madre la pena per un reato di cui è assolutamente innocente, peggio la sua libertà è menomata senza una sentenza della magistratura, non basta sono violate le convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia ed infine è violato il suo diritto alla salute, quando nella stessa regione vi sarebbe un Istituto a Custodia Attenuata pronto, inaugurato nel 2014, ma mai entrato in funzione. Ignavia, incuria, deliberata violenza dei governi che si sono succeduti dal 2014 ad oggi?
I carceri sono polveriere pronte ad esplodere con il loro carico di dolore, di morte, siamo a 67 suicidi, di sofferenze psichiatriche. Io ricordo le rivolte della seconda metà degli anni settanta nelle carceri. È cambiata, però, la composizione sociologica delle carceri, le rivolte del passato erano guidate dai “politici”, cioè dai militanti rivoluzionari, oggi in carcere vi sono i più disperati, i figli delle banlieue delle grandi città, i marginali delle sostanze. Le rivolte non potranno che essere disperate e violente, la repressione feroce e crudele, e cadranno mannaiate di anni di carcere in più sulle spalle dei Ribelli per Disperazione e Rabbia troppo a lungo covata ed esacerbata dal governo. Questo dice la decisione del Sottosegretario Del Mastro di non incontrare i detenuti nella sua visita ferragostana in carcere. Occorre leggere quel rifiuto: il Governo non dialoga con chi è detenuto, a meno che non si chiami Chico Forte o non sia un potente, un boss della politica allora diventano garantisti. Tolleranza Zero. La loro concezione della pena è arcaica, perfino triviale, certamente più arretrata di quella di Leopoldo di Toscana e di Cesare Beccaria. Una concezione della pena ipocrita perché fondata sulla diseguaglianza dei cittadini, sul non riconoscimento dell’Umanità nel cittadino ristretto in carcere. Per il governo la pena deve essere afflittiva, deve cioè essere una tortura quotidiana sino a minare la sostanza umana dei detenuti e delle detenute, sino all’impazzimento ed al suicidio. Le rivolte carcerarie verranno non solo represse, ma strumentalizzate per aumentare il livello di repressione nella società e colpire le Soggettività Antagoniste che non si adeguano al parcere subiectis debellare superbos. Vogliono una società Passiva e Conformati al Progetto Neo-Imperiale, una Società che produce e consuma ed i cui scarti vengono consegnati alle discariche sociali, le periferie della Malora, i Carceri, i Lager detti CPR, ed i Neo-Manicomi.
Vi è un Neo-Totalitarismo del Consumo che si struttura come un Giano Bifronte, Società della Normalizzazione con i finti diritti, e Società Disciplinare con i Carceri, i Lager, i Neo-Manicomi. Il contrasto alla Megamacchina deve essere Globale e Multilivello, occorre avere l'intelligenza di legare le Lotte Carcerarie alle Lotte contro il Lavoro Schiavo-Precario, alle Lotte Sociali per la Casa e l’Abitare, alle Lotte per la Scuola e la Sanità contro le Politiche di riarmo e guerra. Dobbiamo imparare nuovamente gli alfabetico, le grammatiche, le sintassi del Conflitto Sociale per poterlo riaccendere in una Società Passivizzata e Sterilizzata. Non sarà, non è facile, costerà sacrifici immensi e tanto dolore, ma non vi sono alternative né uscite di sicurezza.
Il Lupo e Samira Sharfeddin

Nessun commento:

Posta un commento