sabato 30 luglio 2022

La Liturgia del mio Commiato. Seconda litania offertoriale POEMS OF PASSION VERSI INTRODUTTIVI di Ella Wheeler




Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato


La Liturgia del mio Commiato.  Seconda  litania offertoriale   POEMS OF PASSION VERSI INTRODUTTIVI di Ella Wheeler Wilcox Testo originale tratto da: Ella Wheeler Wilcox*, Poems of Passion, Leopold B. Hill, London, s.d. (~1900) Traduzione dall’inglese di Dario Chioli


http://www.superzeko.net/poetry/EllaWheelerWilcoxPoemsOfPassionVersiIntroduttivi.pdf?fbclid=IwAR0Z-jW0wLnDEJifjWxmlVhOiAqG9MirU5r8rnrq4nUrUd9Ueazf4r6vxzU



*Poetessa e romanziera americana, nata a Johnstown Centre, Wisconsin, nel 1855 e morta a Sound Beach, Connecticut, il 30 ottobre 1919. Su di lei cfr. 

https://www.treccani.it/enciclopedia/wilcox-ella-wheeler_%28Enciclopedia-Italiana%29/. 

Una versione in.  linea dei Poems of Passion (prima edizione 1883) si trova qui: https://www.gutenberg.org/files/16776/16776-h/16776-h.htm.


[Introductory Verses]

Oh, you who read some song that I have sung,

What know you of the soul from whence it sprung?

Dost dream the poet ever speaks aloud

His secret thought unto the listening crowd?

Go take the murmuring sea-shell from the shore:

You have its shape, its color and no more.

It tells not one of those vast mysteries

That lie beneath the surface of the seas. 

Our songs are shells, cast out by-waves of thought;

Here, take them at your pleasure; but think not

You've seen beneath the surface of the waves,

Where lie our shipwrecks and our coral caves. 



[Versi introduttivi]

Oh, tu che leggi la canzone che io canto

Che cosa sai dell'anima da cui è scaturita?

Pensi tu che il poeta dica mai ad alta voce

Il suo pensiero segreto alla folla in ascolto? 


Raccogli la conchiglia mormorante dalla riva:

Hai la sua forma, il suo colore, niente più.

Non palesa nessuno di quei vasti misteri

Che giacciono nascosti sotto la superficie dei mari.


Così i nostri canti: conchiglie scagliate a riva dalle onde del pensiero;

Ecco, prendili a tua discrezione; ma non pensare

D'esser riuscito a vedere al di sotto delle onde,

Dove si celano i nostri naufragi e le nostre grotte di corallo. 


NOTAZIONI

Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato




La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-di-ingresso-il-testamento-di.html


La seconda parte  Canto del Trisaghion- Azzurro di Paolo Conte sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-del-trisaghion-paolo-conte.html



La terza  parte  Prima Lettura ‘A livella, la poesia di Totò

sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-prima.html


Quarta Parte  il Canto allelujatico..Una vita da Mediano di Ligabue 


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-lalleluja.html.


Quinta parte seconda Lettura Inferno canto X Dante Farinata e Cavalcante de' Cavalcanti 


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-seconda.html 


Sesta parte La Liturgia del mio Commiato. Una litania offertoriale dall'ultimo discorso di Enrico Berlinguer

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-una.html

venerdì 29 luglio 2022

La Liturgia del mio Commiato. Una litania offertoriale . parte prima- dall'ultimo discorso di Enrico Berlinguer



https://www.youtube.com/watch?v=nLAcO_372jcLa 



Liturgia del mio Commiato.  Una litania offertoriale  parte prima- dall'ultimo discorso di Enrico Berlinguer 


Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato


La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-di-ingresso-il-testamento-di.html



La seconda parte  Canto del Trisaghion- Azzurro di Paolo Conte sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-del-trisaghion-paolo-conte.html



La terza  parte  Prima Lettura ‘A livella, la poesia di Totò

sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-prima.html



Quarta Parte  il Canto allelujatico..Una vita da Mediano di Ligabue 


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-lalleluja.html

Quinta parte seconda Lettura Inferno canto X Dante Farinata e Cavalcante de' Cavalcanti 

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-seconda.html


Liturgia del mio Commiato.  Una litania offertoriale  parte prima- dall'ultimo discorso di Enrico Berlinguer 


"E ora compagne e compagni, vi invito a impegnarvi tutti, in questi pochi giorni che ci separano dal voto, con lo slancio che sempre i comunisti hanno dimostrato nei momenti cruciali della vita politica. Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo, è possibile conquistare nuovi e più vasti consensi alle nostre liste, alla nostra causa, che è la causa della pace, della libertà, del lavoro, del progresso della nostra civiltà! "


Alla fine del comizio Enrico rientrerà in albergo dove entrerà in coma. Morirà l’11 giugno, dopo quattro giorni di coma, a 62 anni.


https://www.collettiva.it/copertine/italia/2022/06/07/news/enrico_berlinguer-2159192/



martedì 26 luglio 2022

La Liturgia del mio Commiato. seconda Lettura Inferno canto X Dante Farinata e Cavalcante de' Cavalcanti






Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato


La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-di-ingresso-il-testamento-di.html



La seconda parte  Canto del Trisaghion- Azzurro di Paolo Conte sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-del-trisaghion-paolo-conte.html



La terza  parte  Prima Lettura ‘A livella, la poesia di Totò

sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-prima.html


Quarta Parte  il Canto allelujatico..Una vita da Mediano di Ligabue 

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-lalleluja.html


QUINTA PARTE 

seconda Lettura Inferno  DAL canto X Dante e Farinata   


TESTO. 

Ora sen va per un secreto calle,

tra ’l muro de la terra e li martìri,

lo mio maestro, e io dopo le spalle.


«O virtù somma, che per li empi giri

mi volvi», cominciai, «com’a te piace,

parlami, e sodisfammi a’ miei disiri.


La gente che per li sepolcri giace

potrebbesi veder? già son levati

tutt’i coperchi, e nessun guardia face».


E quelli a me: «Tutti saran serrati

quando di Iosafàt qui torneranno

coi corpi che là sù hanno lasciati.


Suo cimitero da questa parte hanno

con Epicuro tutti suoi seguaci,

che l’anima col corpo morta fanno.


Però a la dimanda che mi faci

quinc’entro satisfatto sarà tosto,

e al disio ancor che tu mi taci».


E io: «Buon duca, non tegno riposto

a te mio cuor se non per dicer poco,

e tu m’hai non pur mo a ciò disposto».


«O Tosco che per la città del foco

vivo ten vai così parlando onesto,

piacciati di restare in questo loco.


La tua loquela ti fa manifesto

di quella nobil patria natio

a la qual forse fui troppo molesto».


Subitamente questo suono uscìo

d’una de l’arche; però m’accostai,

temendo, un poco più al duca mio.


Ed el mi disse: «Volgiti! Che fai?

Vedi là Farinata che s’è dritto:

da la cintola in sù tutto ’l vedrai».


Io avea già il mio viso nel suo fitto;

ed el s’ergea col petto e con la fronte

com’avesse l’inferno a gran dispitto.


E l’animose man del duca e pronte

mi pinser tra le sepulture a lui,

dicendo: «Le parole tue sien conte».


Com’io al piè de la sua tomba fui,

guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso,

mi dimandò: «Chi fuor li maggior tui?».


Io ch’era d’ubidir disideroso,

non gliel celai, ma tutto gliel’apersi;

ond’ei levò le ciglia un poco in suso;


poi disse: «Fieramente furo avversi

a me e a miei primi e a mia parte,

sì che per due fiate li dispersi».


«S’ei fur cacciati, ei tornar d’ogne parte»,

rispuos’io lui, «l’una e l’altra fiata;

ma i vostri non appreser ben quell’arte».


Allor surse a la vista scoperchiata

un’ombra, lungo questa, infino al mento:

credo che s’era in ginocchie levata.


Dintorno mi guardò, come talento

avesse di veder s’altri era meco;

e poi che ’l sospecciar fu tutto spento,


piangendo disse: «Se per questo cieco

carcere vai per altezza d’ingegno,

mio figlio ov’è? e perché non è teco?».


E io a lui: «Da me stesso non vegno:

colui ch’attende là, per qui mi mena

forse cui Guido vostro ebbe a disdegno».


Le sue parole e ’l modo de la pena

m’avean di costui già letto il nome;

però fu la risposta così piena.


Di subito drizzato gridò: «Come?

dicesti "elli ebbe"? non viv’elli ancora?

non fiere li occhi suoi lo dolce lume?».


Quando s’accorse d’alcuna dimora

ch’io facea dinanzi a la risposta,

supin ricadde e più non parve fora.


Ma quell’altro magnanimo, a cui posta

restato m’era, non mutò aspetto,

né mosse collo, né piegò sua costa:


e sé continuando al primo detto,

«S’elli han quell’arte», disse, «male appresa,

ciò mi tormenta più che questo letto.


Ma non cinquanta volte fia raccesa

la faccia de la donna che qui regge,

che tu saprai quanto quell’arte pesa.


E se tu mai nel dolce mondo regge,

dimmi: perché quel popolo è sì empio

incontr’a’ miei in ciascuna sua legge?».


Ond’io a lui: «Lo strazio e ’l grande scempio

che fece l’Arbia colorata in rosso,

tal orazion fa far nel nostro tempio».


Poi ch’ebbe sospirando il capo mosso,

«A ciò non fu’ io sol», disse, «né certo

sanza cagion con li altri sarei mosso.


Ma fu’ io solo, là dove sofferto

fu per ciascun di tòrre via Fiorenza,

colui che la difesi a viso aperto».


«Deh, se riposi mai vostra semenza»,

prega’ io lui, «solvetemi quel nodo

che qui ha ’nviluppata mia sentenza.


El par che voi veggiate, se ben odo,

dinanzi quel che ’l tempo seco adduce,

e nel presente tenete altro modo».


Quando s’appressano o son, tutto è vano

nostro intelletto; e s’altri non ci apporta,

nulla sapem di vostro stato umano.


Però comprender puoi che tutta morta

fia nostra conoscenza da quel punto

che del futuro fia chiusa la porta».


Allor, come di mia colpa compunto,

dissi: «Or direte dunque a quel caduto

che ’l suo nato è co’vivi ancor congiunto;


e s’i’ fui, dianzi, a la risposta muto,

fate i saper che ’l fei perché pensava

già ne l’error che m’avete soluto».


E già ’l maestro mio mi richiamava;

per ch’i’ pregai lo spirto più avaccio

che mi dicesse chi con lu’ istava.


Dissemi: «Qui con più di mille giaccio:

qua dentro è ’l secondo Federico,

e ’l Cardinale; e de li altri mi taccio».


Indi s’ascose; e io inver’ l’antico

poeta volsi i passi, ripensando

a quel parlar che mi parea nemico.


Elli si mosse; e poi, così andando,

mi disse: «Perché se’ tu sì smarrito?».

E io li sodisfeci al suo dimando.


«La mente tua conservi quel ch’udito

hai contra te», mi comandò quel saggio.

«E ora attendi qui», e drizzò ’l dito:


«quando sarai dinanzi al dolce raggio

di quella il cui bell’occhio tutto vede,

da lei saprai di tua vita il viaggio».


Appresso mosse a man sinistra il piede:

lasciammo il muro e gimmo inver’ lo mezzo

per un sentier ch’a una valle fiede,


che ’nfin là sù facea spiacer suo lezzo.



Lettura del Canto X dell'Inferno - di Vittorio Gasmann

https://www.youtube.com/watch?v=3ocWgUop4gk


lunedì 25 luglio 2022

La Liturgia del mio commiato L'Alleluja. Una vita da mediano di Ligabue




Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato


La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-di-ingresso-il-testamento-di.html



La seconda parte  Canto del Trisaghion- Azzurro di Paolo Conte sta in


https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-del-trisaghion-paolo-conte.html


La terza  parte  Prima Lettura ‘A livella, la poesia di Totò

sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/la-liturgia-del-mio-commiato-prima.html


Quarta Parte  il Canto allelujatico..Una vita da Mediano di Ligabue 


Testo


Una vita da mediano

A recuperar palloni

Nato senza i piedi buoni

Lavorare sui polmoni

Una vita da mediano

Con dei compiti precisi

A coprire certe zone

A giocare generosi

Sempre lì

Lì nel mezzo

Finché ce n'hai stai lì

Una vita da mediano

Da chi segna sempre poco

Che il pallone devi darlo

A chi finalizza il gioco

Una vita da mediano

Che natura non ti ha dato

Né lo spunto della punta

Né del 10 che peccato

Sempre lì

Lì nel mezzo

Finché ce n'hai stai lì

Stai lì

Sempre lì

Lì nel mezzo

Finché ce n'hai

Finché ce n'hai stai lì

Una vita da mediano

Da uno che si brucia presto

Perché quando hai dato troppo

Devi andare e fare posto

Una vita da mediano

Lavorando come Oriali

Anni di fatica e botte e

Vinci casomai i mondiali

Sempre lì

Lì nel mezzo

Finché ce n'hai stai lì

Stai lì

Sempre lì

Lì nel mezzo

Finché ce n'hai

Finché ce n'hai

Stai lì


https://www.youtube.com/watch?v=E9Y99UgaxhU

domenica 24 luglio 2022

«Qui non ci puoi stare!». Strappa il burqa a una donna incinta e la butta giù dal treno




Firenze, l’autore del gesto è stato identificato e denunciato per lesioni aggravate dall’odio razziale. La donna, in compagnia del figlio di 11 anni, era sotto choc


Le ha strappato il burqa dal volto, l’ha strattonata e buttata giù dal treno in malo modo intimandole di non provare a salirci più: è accaduto alla stazione di Calenzano (Firenze) dove la donna, di origini marocchine e al settimo mese di gravidanza, si trovava in compagnia del figlio di 11 anni. L’autore del gesto è stato identificato e denunciato per lesioni aggravate dall’odio razziale.


«Non ha negato il fatto e non ha neppure chiesto scusa», spiegano sempre dalla Polfer. La Procura di Prato, competente per territorio, ha aperto un fascicolo per lesioni e violenza privata aggravata dai motivi abietti e dall’odio razziale


https://www.ildubbio.news/2022/07/24/qui-non-ci-puoi-stare-strappa-il-burqa-a-una-donna-incinta-e-la-butta-giu-dal-treno/

sabato 23 luglio 2022

la liturgia del mio commiato-- Prima Lettura ‘A livella, la poesia di Totò




Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato

La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-di-ingresso-il-testamento-di.html


La seconda parte  Canto del Trisaghion- Azzurro di Paolo Conte sta in

https://innnodeipezzenti.blogspot.com/2022/07/canto-del-trisaghion-paolo-conte.html



UFFICIO DELLE LETTURE PRIMA LETTURA  ‘A livella, la poesia di Totò


https://www.youtube.com/watch?v=BcOucDi7hws


“Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn’anno, puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch’io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza.

St’anno m’é capitato ‘navventura…
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po’ facette un’anema e curaggio.

‘O fatto è chisto,statemi a sentire:
s’avvicinava ll’ora d’à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

“Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l’11 maggio del’31”

‘O stemma cu ‘a curona ‘ncoppa a tutto…
…sotto ‘na croce fatta ‘e lampadine;
tre mazze ‘e rose cu ‘na lista ‘e lutto:

cannele,cannelotte e sei lumine.


Proprio azzeccata ‘a tomba ‘e stu signore

nce stava ‘n ‘ata tomba piccerella,

abbandunata,senza manco un fiore;

pe’ segno,sulamente ‘na crucella.


E ncoppa ‘a croce appena se liggeva:

“Esposito Gennaro – netturbino”:

guardannola, che ppena me faceva

stu muorto senza manco nu lumino!


Questa è la vita! ‘ncapo a me penzavo…

chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!

Stu povero maronna s’aspettava

ca pur all’ atu munno era pezzente?


Mentre fantasticavo stu penziero,

s’era ggià fatta quase mezanotte,

e i’rimanette ‘nchiuso priggiuniero,

muorto ‘e paura…nnanze ‘e cannelotte.


Tutto a ‘nu tratto,che veco ‘a luntano?

Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia…

Penzaje:stu fatto a me mme pare strano…

Stongo scetato…dormo,o è fantasia?


Ate che fantasia;era ‘o Marchese:

c’o’ tubbo,’a caramella e c’o’ pastrano;

chill’ato apriesso a isso un brutto arnese;

tutto fetente e cu ‘nascopa mmano.


E chillo certamente è don Gennaro…

‘omuorto puveriello…’o scupatore.

‘Int ‘a stu fatto i’ nun ce veco chiaro:

so’ muorte e se ritirano a chest’ora?


Putevano sta’ ‘a me quase ‘nu palmo,

quanno ‘o Marchese se fermaje ‘e botto,

s’avota e tomo tomo..calmo calmo,

dicette a don Gennaro:”Giovanotto!


Da Voi vorrei saper,vile carogna,

con quale ardire e come avete osato

di farvi seppellir,per mia vergogna,

accanto a me che sono blasonato!


La casta è casta e va,si,rispettata,

ma Voi perdeste il senso e la misura;

la Vostra salma andava,si,inumata;

ma seppellita nella spazzatura!


Ancora oltre sopportar non posso

la Vostra vicinanza puzzolente,

fa d’uopo, quindi, che cerchiate un fosso

tra i vostri pari, tra la vostra gente”


“Signor Marchese, nun è colpa mia,

i’nun v’avesse fatto chistu tuorto;

mia moglie è stata a ffa’ sta fesseria,

i’ che putevo fa’ si ero muorto?


Si fosse vivo ve farrei cuntento,

pigliasse ‘a casciulella cu ‘e qquatt’osse

e proprio mo,obbj’…’nd’a stu mumento

mme ne trasesse dinto a n’ata fossa”.


“E cosa aspetti,oh turpe malcreato,

che l’ira mia raggiunga l’eccedenza?

Se io non fossi stato un titolato

avrei già dato piglio alla violenza!”


“Famme vedé..-piglia sta violenza…

‘A verità,Marché,mme so’ scucciato

‘e te senti;e si perdo ‘a pacienza,

mme scordo ca so’ muorto e so mazzate!…


Ma chi te cride d’essere…nu ddio?

Ccà dinto,’o vvuo capi,ca simmo eguale?…

…Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;

ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”.


“Lurido porco!…Come ti permetti

paragonarti a me ch’ebbi natali

illustri, nobilissimi e perfetti,

da fare invidia a Principi Reali?”.


“Tu qua’ Natale…Pasca e Ppifania!!!

T”o vvuo’ mettere ‘ncapo…’int’a cervella

che staje malato ancora e’ fantasia?…

‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.


‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo,

trasenno stu canciello ha fatt’o punto

c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme:

tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?


Perciò, stamme a ssenti…nun fa”o restivo,

suppuorteme vicino-che te ‘mporta?

Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:

nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”

venerdì 15 luglio 2022

Canto del Trisaghion Paolo Conte - Azzurro (Nel cuore di Amsterdam Live 1988

Ho  cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato
La prima parte canto di Ingresso il Testamento di Fabrizio De André sta in








Canto del Trisaghion Paolo Conte - Azzurro (Nel cuore di Amsterdam Live 1988


https://www.youtube.com/watch?v=-DjU3QLVSFY


Testo

Cerco l'estate tutto l'anno

E all'improvviso eccola qua

Lei è partita per le spiagge

E sono solo quassù in città

Sento fischiare sopra i tetti

Un aeroplano che se ne va

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse

Senza di te

E allora

Io quasi quasi prendo il treno

E vengo, vengo da te

Il treno dei desideri

Nei miei pensieri all'incontrario va

Sembra quand'ero all'oratorio

Con tanto sole, tanti anni fa

Quelle domeniche da solo

In un cortile, a passeggiar

Ora mi annoio più di allora

Neanche un prete per chiacchierar

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse

Senza di te

E allora

Io quasi quasi prendo il treno

E vengo, vengo da te

Il treno dei desideri

Nei miei pensieri all'incontrario va

Cerco un po' d'Africa in giardino

Tra l'oleandro e il baobab

Come facevo da bambino

Ma qui c'è gente, non si può più

Stanno innaffiando le tue rose

Non c'è il leone, chissà dov'è

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse

Senza di te

E allora

Io quasi quasi prendo il treno

E vengo, vengo da te

Ma il treno dei desideri

Nei miei pensieri all'incontrario va

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse


****

«Quando uscì 'Azzurro' ci fu una levata di scudi perché andava controcorrente rispetto ai ritmi dell'epoca. Sogghignarono in molti, ma io me ne infischiavo perché avevo applicato a quella canzone degli echi poetici che fanno parte della nostra sensibilità. Fui capito dal pubblico: 'Azzurro' ebbe un grande successo. Tutte le mie canzoni nascono con questo spirito: scrivere una musica un po' fuori moda, un po' segreta, che vada a cercare in fondo a noi le risonanze della nostra identità...»


(Paolo Conte)



venerdì 8 luglio 2022

Canto di Ingresso --Il testamento di Fabrizio De André





Ho cominciato (seppur lentamente) ad ipotizzare la liturgia del mio commiato: Canto di Ingresso 


Il testamento di Fabrizio De André

https://www.youtube.com/watch?v=SYDm2yPeOpQ


Quando la morte mi chiamerà

Forse qualcuno protesterà

Dopo aver letto nel testamento

Quel che gli lascio in eredità

Non maleditemi non serve a niente

Tanto all'inferno ci sarò già

Ai protettori delle battone

Lascio un impiego da ragioniere

Perché provetti nel loro mestiere

Rendano edotta la popolazione

Ad ogni fine di settimana

Sopra la rendita di una puttana

Ad ogni fine di settimana

Sopra la rendita di una puttana

Voglio lasciare a Bianca Maria

Che se ne frega della decenza

Un attestato di benemerenza

Che al matrimonio le spiani la via

Con tanti auguri per chi see'è caduto

Di conservarsi felice e cornuto

Con tanti auguri per chi see'è caduto

Di conservarsi felice e cornuto

Sorella morte lasciami il tempo

Di terminare il mio testamento

Lasciami il tempo di salutare

Di riverire di ringraziare

Tutti gli artefici del girotondo

Intorno al letto di un moribondo

Signor becchino mi ascolti un poco

Il suo lavoro a tutti non piace

Non lo consideran tanto un bel gioco

Coprir di terra chi riposa in pace

Ed è per questo che io mi onoro

Nel consegnarle la vanga d'oro

Ed è per questo che io mi onoro

Nel consegnarle la vanga d'oro

Per quella candida vecchia contessa

Che non si muove più dal mio letto

Per estirparmi l'insana promessa

Di riservarle i miei numeri al lotto

Non vedo l'ora di andar fra i dannati

Per rivelarglieli tutti sbagliati

Non vedo l'ora di andar fra i dannati

Per rivelarglieli tutti sbagliati

Quando la morte mi chiederà

Di restituirle la libertà

Forse una lacrima forse una sola

Sulla mia tomba si spenderà

Forse un sorriso forse uno solo

Dal mio ricordo germoglierà

Se dalla carne mia già corrosa

Dove il mio cuore ha battuto un tempo

Dovesse nascere un giorno una rosa

La do alla donna che mi offrì il suo pianto

Per ogni palpito del suo cuore

Le rendo un petalo rosso d'amore

Per ogni palpito del suo cuore

Le rendo un petalo rosso d'amore

A te che fosti la più contesa

La cortigiana che non si dà a tutti

Ed ora all'angolo di quella chiesa

Offri le immagini ai belli ed ai brutti

Lascio le note di questa canzone

Canto il dolore della tua illusione

A te che sei costretta per tirare avanti

Costretta a vendere Cristo e i santi

Quando la morte mi chiamerà

Nessuno al mondo si accorgerà

Che un uomo è morto senza parlare

Senza sapere la verità

Che un uomo è morto senza pregare

Fuggendo il peso della pietà

Cari fratelli dell'altra sponda

Cantammo in coro già sulla terra

Amammo tutti l'identica donna

Partimmo in mille per la stessa guerra

Questo ricordo non vi consoli

Quando si muore si muore si muore soli

Questo ricordo non vi consoli

Quando si muore si muore soli

martedì 5 luglio 2022

Enna, operaio di 27 anni precipita da capannone e muore nel suo primo giorno di lavoro



Enna, operaio di 27 anni precipita da capannone e muore nel suo primo giorno di lavoro


Era tornato dalla Francia dove era emigrato. Doveva occuparsi della manutenzione dei tetti per una società di Ragusa


...è precipitato nel vuoto, facendo un volo di 12 metri.

Per lui non c'è stato nulla da fare. Sull'infortunio mortale indagano i carabinieri, che hanno sequestrato l'area dell'incidente e stanno indagando per accertare eventuali responsabilità.

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/07/05/news/enna_operaio_di_27_anni_precipita_da_capannone_e_muore_nel_suo_primo_giorno_di_lavoro-356734675/?ref=RHTP-BH-I353657054-P1-S5-T1