venerdì 14 aprile 2023

La disabile beffata dall'aeroporto di Palermo, costretta a pagare la sosta della sua auto






Gli stalli H erano tutti occupati, la legge prevede che in questo caso i disabili possano parcheggiare gratuitamente nelle aree di sosta a pagamento

Un'auto a servizio di una persona con disabilità e provvista di regolare contrassegno Cude (contrassegno unificato disabili europeo) può parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu se i posti riservati sono tutti occupati? Secondo la legge sì, secondo la Gesap, la società che gestisce l'aeroporto "Falcone Borsellino" di Palermo, no. 


A segnalarlo è stata Giusi Barraco, una donna con ridotta capacità motoria e affetta da altre patologie, che doveva recarsi a Roma per eseguire dei controlli medici. Il giorno della partenza, dopo aver vagato assieme al marito alla ricerca di un posteggio per disabili, rischiando di perdere il volo, ha dovuto posteggiare la sua automobile munita di pass in un parcheggio a pagamento. Tutti i 37 stalli dedicati, posti a 50 metri dal terminal, la cui vigilanza è sotto la responsabilità della polizia municipale di Cinisi, erano occupati e, quando Giusi lo ha fatto presente agli assistenti della "Sala Amica" le è stato assicurato che non avrebbe dovuto pagare la sosta. Al suo ritorno a Palermo, dopo una settimana di ricovero in ospedale, però, ha dovuto pagare 40 euro, le è stato applicato lo sconto del 50%, pur avendo presentato il contrassegno.

Dopo un sollecito la Gesap ha confermato la correttezza della richiesta del pagamento a Giusi, sostenendo che la zona parcheggio dell'aeroporto è un'area privata e che la società ha solo l'obbligo di riservare un numero di posti H, cosa che ha fatto. 


https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/04/14/news/la_disabile_beffata_dallaeroporto_di_palermo_costretta_a_pagare_la_sosta_della_sua_auto-396128833/


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Commento del Padre Giovanni


Il santuario divino dell'iniziativa privata  è  rivelazione assoluta e quindi non si discute. Amen e Schifo 


lunedì 3 aprile 2023

Pescara, donna sorpresa a rubare cibo in un supermercato: i carabinieri le pagano la spesa


È successo a Penne. La 63 enne ha tentato di prelevare beni di prima necessità: qualche frutto, pane e dell'insalata. Gli uomini dell'Arma, avvisati dal titolare del negozio, hanno deciso di aiutare la donna evitandole una denuncia


Non aveva nemmeno il denaro per pagare del cibo e sfamarsi. Per questo una donna di 63 anni ha tentato di rubare generi alimentari di prima necessità da un supermercato di Penne, in provincia di Pescara. Ieri mattina un carabiniere in borghese, che stava facendo la spesa libero dal servizio, è stato avvicinato dal direttore del punto vendita, che ha segnalato la presenza di una signora che stava cercando di nascondere in borsa e nelle tasche alcuni articoli presi dagli scaffali del negozio.


La donna, nonostante fosse stata già scoperta, ha tentato comunque di andare via senza passare dalle casse. Il carabiniere ha fermato la 63enne e ha chiamato una pattuglia. A quel punto la signora non ha nascosto il suo stato di estrema indigenza e, piangendo, ha ammesso le sue responsabilità, consegnando ai carabinieri quello che aveva rubato: qualche fetta di pane, delle foglie di insalata, qualche frutto e altri generi di primissima necessità. Mossi a compassione, gli uomini dell'Arma hanno parlato con il direttore e hanno pagato la spesa alla 63enne, evitandole una denuncia.


https://www.repubblica.it/cronaca/2023/04/03/news/pescara_donna_ruba_per_mangiare_carabinieri_le_pagano_la_spesa-394804859/?ref=RHLM-BG-I387773630-P4-S6-T1