sabato 19 febbraio 2022

Ancora..Palermo. Mille, il numero della vergogna ai Rotoli le salme insepolte e il silenzio di Orlando(19-02-2022)




L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione dei Rotoli a Palermo.


Hanno superato quota mille per colpa di una manciata di sacchi biodegradabili che gli uffici comunali non avevano ancora ordinato. Alle 970 bare in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli perché non c’è più posto, se ne sono aggiunte altre 40 che un posto ce l’hanno, ma bisogna prima fare spazio nelle tombe di famiglia riponendo tutto ciò che rimane delle salme mineralizzate negli appositi sacchi. Una cinquantina nei giorni scorsi è arrivata grazie a una donazione, ma è finita nel giro di poche ore, soltanto dopo il Comune ha fatto scattare l’ordine che, però, deve ancora arrivare.


Così, il numero dello scandalo è stato toccato, anzi, varcato, abbattuto. Nel silenzio tombale – è il caso di dire – del sindaco Leoluca Orlando che alla notizia non ha sentito il dovere di replicare. Le salme adesso sono ovunque. Anche a terra. I 14 depositi, infatti, sono saturi: quattro sono abbastanza capienti, gli altri dieci sono stanzette con dei ponteggi. Tutto pieno. Per ogni salma mineralizzata da spostare per fare posto a un’altra servono almeno tre sacchi. Uno per lo zinco, uno per il legno e un altro per gli abiti. Per le 40 salme in attesa di essere ospitate nella sepoltura di famiglia, dunque, ne servono 120. Non ci sono. «E quando arriveranno basteranno a coprire l’arretrato, ma ogni giorno arrivano altre salme. Nell’attesa siamo fermi e la lista si allunga. Non possiamo fare altro», dice Nicola Presti, responsabile delle squadre della Reset al cimitero dei Rotoli


https://www.ilovepalermocalcio.com/palermo-mille-il-numero-della-vergogna-ai-rotoli-le-salme-insepolte-e-il-silenzio-di-orlando/


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Hanno superato quota mille le bare insepolte, accatastate in depositi e spazi di fortuna, al cimitero palermitano dei Rotoli. Un'emergenza cominciata nell'autunno 2019, quando le salme in attesa di sepoltura erano poco più di 400, che si è aggravata nel tempo. Ai Rotoli manca proprio tutto: da un forno crematorio funzionante, è guasto dal marzo 2020, ai sacchi per le estumulazioni, che gli uffici, aperti a singhiozzo per mancanza di personale, hanno "dimenticato" di ordinare.

Non sono stati sufficienti neppure i loculi messi a disposizione da un cimitero gestito da una fondazione, il Sant'Orsola, in collaborazione con la Feniof, l'associazione delle imprese funebri. Nelle ultime settimane la situazione ha registrato un netto peggioramento. Il Comune aveva realizzato alcune scaffalature in metallo proprio per togliere le bare dal suolo, ma lo spazio è esaurito e alcune salme sono poggiate a terra.    


Ai problemi di spazio (per l'utilizzo dei campi d'inumazione a ridosso di una parete rocciosa si attende il collaudo di una barriera paramassi) si aggiungono le questioni contabili: è stata necessaria la mediazione del prefetto Giuseppe Forlani per trovare mille euro e consentire nei prossimi tre weekend l'apertura degli uffici cimiteriali del Comune, rimasti chiusi, in barba all'emergenza, per mancanza di fondi per gli straordinari. 


https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/palermo-al-cimitero-dei-rotoli-sono-oltre-mille-i-morti-non-sepolti_46234987-202202k.shtml

domenica 13 febbraio 2022

Giovanni ha bisogno di assistenza, lo dice anche il giudice: ma il Comune non si muove- Giovanni, tetraplegico da quando aveva 13 anni,

Stemma COMUNE DI MISILMERI 

Dopo una battaglia durata mesi, il 17 dicembre del 2021 una sentenza inappellabile del tribunale di Termini Imerese ha condannato il comune di Misilmeri, dove vivo, a garantirmi un'assistenza h 24, sette giorni su sette. Il Comune, però, è inadempiente perché continuo a non avere neanche un'ora di assistenza e, soprattutto, nessuno dell'amministrazione mi ha contattato. Per quanto tempo ancora verranno ignorati i miei bisogni e i miei diritti e quelli di tutte le persone con disabilità?

Giovanni Cupidi

Da tre anni Giovanni non ha assistenza da parte del suo comune, che si giustifica adducendo come motivazione dell'inadempienza la mancanza di risorse economiche. Tale giustificazione, però, non ha valore perché l'assistenza ai disabili non deve essere mai subordinata alla disponibilità di risorse pubbliche, come ha stabilito la sentenza n. 1 del 2 gennaio 2020 del Consiglio di Stato e non solo.

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/02/03/news/giovanni_ha_bisogno_di_assistenza_lo_dice_anche_il_giudice_ma_il_comune_non_si_muove-336333640/



sabato 12 febbraio 2022

I paladini della famiglia




Tra gli uomini di Chiesa,

i laici credenti,

i politici,

troviamo numerosi paladini

della famiglia.


“La famiglia è sacra”.

“La famiglia al primo posto".


Ma se usciamo dalle sacrestie,

dai buffet post convegno,

dai Palazzi del potere,

ed entriamo nella storia,

possiamo incontrare lo sguardo


di 2,5 milioni di disoccupati,

3 milioni di precari,

5 milioni di lavoratori con reddito inferiore

a 10 mila euro lordi annui,

milioni di lavoratori costretti a stare

fuori casa per 8-10 ore,


e comprendere, così, la distanza

tra quelle parole e la realtà.


Se non si lotta

per trasformare 

le condizioni economico-sociali

di questo Paese

sarebbe meglio tacere.


Infatti l'ipocrisia

è un ulteriore peso

che si mette sulle spalle

degli oppressi.


https://www.altranarrazione.com/2021/11/i-paladini-della-famiglia-riflessione-pensieri-Vangelo-disoccupazione-precarieta.html

lunedì 7 febbraio 2022

Il virus della disuguaglianza





MONDO Oxfam: il virus della disuguaglianza Mille super-ricchi recuperano le perdite generate dal COVID in soli 9 mesi, mentre per i miliardi di persone più povere del pianeta la ripresa potrebbe richiedere oltre dieci anni. Dall’inizio della pandemia il patrimonio dei primi 10 miliardari del mondo è aumentato di 540 miliardi di dollari complessivi: risorse sufficienti a garantire un accesso universale al vaccino anti-Covid e assicurare che nessuno cada in povertà a causa del virus. È la fotografia contenuta nel nuovo report diffuso oggi da Oxfam, in occasione dell’apertura del World Economic Forum di Davos, che si svolgerà in forma virtuale - 





«La disuguaglianza non è una fatalità ma il risultato di precise scelte politiche», continua Bucher. «Non solo i nostri sistemi economici ci hanno reso meno sicuri di fronte a questa pandemia, ma consentono a chi è estremamente ricco di beneficiare della crisi. Non è mai stato così importante intervenire sulle sempre più marcate ingiustizie e iniquità. Per questo servono coraggio e visione per affrancarsi da paradigmi di sviluppo che hanno mostrato il fallimento negli ultimi decenni».